DALLA PSICOANALISI ALL'ANALISI MENTALE

La mente non si può osservare con mezzi obiettivi. I nostri mezzi, infatti, sono soltanto organi di senso rivolti al mondo esterno.

Lo studio della mente si basa sull’osservazione dei suoi prodotti: il pensiero, l’umore e

il comportamento – aspetti poco obiettivi, dai quali tuttavia si può ricavare lo stato del suo funzionamento.

I segni patologici, o sintomi, permettono di classificare eventuali malattie. Su questi si

fondano le diagnosi emesse dalla psicologia e dalla psichiatria.

Altro è. Invece, cercare di interpretare quei sogni. La psicoanalisi di Freud è stata la prima a tentare l’impresa.

Ha dato significato a elementi del pensiero e del comportamento umano fino allora incomprensibili.

Il suo contributo ha reso più agevole la terapia dei disturbi psichici e ha illuminato diversi aspetti del funzionamento mentale.

Nella prima parte di questo libro l’autore fornisce una trattazione accurata e critica della psicoanalisi clinica;

nella seconda articola una visione e un’analisi più corretta della mente e dei suoi disturbi,

fondata sul riconoscimento del peso decisivo della pressione della morte. La psicoanalisi è stata bloccata dagli stessi

ostacoli con cui si scontrano i più svariati aspetti culturali, gli stessi su cui si fondano le religioni – artatamente costruiti

sulla negazione della morte negano la complessa realtà della vita radicata con la morte in ogni aspetto.

Tale connubio, variamente inconscio, rende dolorosa l’esistenza, e spesso malata.

L’analisi mentale vuole individuare i guasti che la morte provoca nella mente e tenta

di alleggerirne la pressione. Si muove su premesse che favoriscono un nuovo modo

di pensare la cultura e di investigare la mente umana.

La psicoanalisi ha più di cento anni. In tutto questo tempo il suo pensiero dovrebbe essersi evoluto,

ma nonostante la vasta mobilitazione e la copiosa produzione intellettuale che ha suscitato, si è infine

congelata per la rigidità e l’inconscia religiosità di gran parte dei suoi seguaci, quando addirittura

non si è stravolta per l’incomprensione e l’ignoranza di altri.

L’autore mostra come sia possibile partire da quanto ci è stato insegnato

per svilupparne le premesse senza negarle.