Nelle storie delle dipendenze affettive è possibile rintracciare, sempre, incrinature dei due messaggi
costitutivi dell'intera struttura dell'Io, tu sei amato, tu vali, che derivano dal rapporto d'amore originario
con i genitori. Poiché le incrinature sono determinate da un incontro mancato col genitore, è proprio
la mancanza che viene registrata a livello inconscio, ed è proprio la mancanza ad essere rievocata nella relazione amorosa.
L'incontro mancato diviene l'unico incontro possibile e la ricerca si affanna su colui che
della sua assenza fa la sua più assoluta presenza.
Questo è il gioco: ripeto all'infinito la scena in cui l'altro è finalmente mio e, se si assenta,
lo riporto da me, nel santuario che gli ho consacrato; inganno me stessa, scambiando gli scampoli d'affetto
e di considerazione con l'amore autentico e assoluto. Scambiando la parte per il tutto, le dipendenti affettive evitano
di cadere rovinosamente nel vuoto lasciato dalla relazione originaria, che illusoriamente desiderano riempire attraverso
la relazione con l'altro; e questo è l'inganno.
Se vivo il tempo dell'attesa, abito il paesaggio emotivo della speranza. Nel santuario consacrato all'altro
posso sperare l'insperabile, come un devoto convinto di essere ascoltato ed esaudito dal proprio Dio.
Combatto tutti coloro che cercano di incrinare, anche di poco, la mia fede, che deve mostrarsi incrollabile.
Quale funzione svolge la dipendenza affettiva nell'ambito dei tratti fin qui delineati?
Incarnare nel presente l'abbandono vissuto nel passato, in un valzer infinito di ripetizioni:
questa sembra essere la funzione difensiva dell'Io, che non tollera che l'altro si sottragga al mandato di sanare le sue ferite.
Esse affondano le proprie radici non solo nella storia vissuta, ma anche nelle storie accadute nelle generazioni precedenti
e trasmesse a livello inconscio, all'interno di legami nascosti dell'albero genealogico, che passano
di generazione in generazione e si radicalizzano nel rapporto di coppia, marcando
un indebolimento del maschile e del femminile.